Emorroidi in gravidanza: una condizione molto comune, ma come risolvere?

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Redazione
12 Aprile 2022
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Soffri di emorroidi in gravidanza? Consolati: 8 donne su 10 ne soffrono. Ecco da cosa sono provocate, e alcuni trattamenti sicuri ed efficaci per curare le emorroidi durante la gestazione.
Emorroidi in gravidanza: una condizione molto comune, ma come risolvere?

Le emorroidi possono essere dolorose, ma anche pruriginose e, senza dubbio, scomode. Anche se non ti farà sentire molto meglio, sappi che le emorroidi in gravidanza sono molto comuni (affliggono più della metà di tutte le donne incinte) e, soprattutto, innocue.

C'è anche un'altra buona notizia: i rimedi per curare le emorroidi in gravidanza sono molteplici, e, quasi sicuramente, le fastidiose compagne spariranno completamente dopo il parto.

Cosa sono le emorroidi?

Le emorroidi sono sostanzialmente delle vene varicose che si sviluppano nel retto. Sono composte da tessuto riccamente vascolarizzato, infiammato e gonfio. 

Visivamente, sono simili a un piccolo grappolo d'uva o a un mucchietto di biglie (ed ecco perché non è affatto divertente sedercisi sopra). Si distinguono due tipi di emorroidi: interne ed esterne.

In realtà, "emorroidi" è il nome comune che utilizziamo per descrivere la "malattia emorroidaria". Ossia: le emorroidi sono vene normalmente presenti nel canale anale di qualsiasi persona. Solo quando subiscono delle modificazioni e si irritano, aumentando di volume e protrudendo  fuori dall'ano, allora si parla di malattia emorroidiaria.

Emorroidi interne

Le emorroidi interne si formano all'interno del retto. Poiché sono nascoste nel retto, possono essere più difficili da diagnosticare. Anche se possono causare sanguinamento, in genere non causano dolore, perché si trovano in una zona che non ha terminazioni nervose. 

Alcune emorroidi interne, però, possono prolassare, cioè estendersi al di fuori dell'apertura anale. In questo caso, l'emorroide può essere estremamente dolorosa.

Emorroidi esterne

Le emorroidi esterne si formano all'esterno del corpo, più precisamente in prossimità dell'ano, ai margini dell'orifizio anale, e sono coperte dalla pelle. Sono dunque visibili a occhio nudo. Questa pelle, come dicevamo all'inizio, è riccamente vascolarizzata: è molto sensibile e può infiammarsi.

Di conseguenza, un'emorroide esterna gonfia o affetta da un coagulo di sangue causa dolore improvviso e forte. Il dolore spesso peggiora entro le prime 48 ore, poi migliora nel corso dei giorni successivi.

Sintomi di emorroidi in gravidanza

I sintomi delle emorroidi in gravidanza possono variare a seconda del tipo di emorroidi che hai. In generale, infatti, le emorroidi interne non causano sintomi; questi, invece, sono i sintomi delle emorroidi esterne:

  • sanguinamento (si può notare del sangue quando ci si pulisce dopo aver defecato)
  • dolore all'evacuazione
  • un'area di pelle sollevata vicino all'ano
  • prurito
  • bruciore
  • gonfiore
  • nei casi più gravi, perdita di muco o sensazione di bagnato

In caso di emorroide esterna affetta da infiammazione acuta, molto dolorosa, potresti anche notare un coagulo di sangue: si tratta di "emorroide trombizzata", ed è generalmente dura, infiammata, tesa, di colore bluastro. E, ahinoi, ancora più dolorosa. Se è poi vero che le emorroidi interne sono per lo più asintomatiche, è anche vero che un movimento intestinale intenso può spingere fuori una di queste: se accade, potresti provare dolore e notare tracce di sangue.

Le emorroidi: cause

Il motivo per cui si formano le emorroidi consiste principalmente in una congestione di sangue. Il sangue, in pratica, si accumula nelle emorroidi, gonfiandole e facilitando il loro scivolamento verso il basso. Da un lato, questo lede le pareti dei vasi; dall'altro, sfianca i tessuti perianali, che devono sopportare un peso eccessivo. 

Di conseguenza, le vene tendono a fuoriuscire dalla loro posizione normale, e, se la situazione è avanzata, a prolassare, trascinando con sé anche la mucosa che le ricopre.

Perché le emorroidi in gravidanza sono più frequenti?

Anche se le emorroidi possono comparire in qualsiasi momento, la maggior parte delle future mamme le sperimenta nel terzo trimestre, a partire dalla 28a settimana circa.

I motivi della maggiore incidenza delle emorroidi in gravidanza sono molteplici:

  • L'aumento del flusso sanguigno nella zona pelvica, così come la pressione dell'utero che si allarga e del bambino che cresce, può causare il gonfiore delle vene che attraversano l'ano.
  • Le emorroidi possono anche derivare da una situazione di prolungata stitichezza. A causa degli ormoni della gravidanza, infatti, l'intestino rallenta la sua funzionalità. Quando le feci sono dure, lo sforzo in più per eliminarle può mettere sotto pressione le vene nella zona rettale, causandone l'infiammazione e il rigonfiamento. 
  • Oltre a questo, livelli più alti di progesterone causano il rilassamento delle pareti delle vene e permettono loro di gonfiarsi più facilmente.
  • Inoltre, è proprio come pensavi: se hai avuto emorroidi prima della gravidanza, è più probabile che tu le abbia anche in gravidanza. Non solo, ma le emorroidi possono anche svilupparsi dopo il parto come risultato delle spinte durante il travaglio.

Rimedi per le emorroidi in gravidanza

  • Intestino regolare. Il miglior trattamento per le emorroidi durante la gravidanza è quello di mantenere i propri movimenti intestinali regolar, quindi: bevi molta acqua e aumenta l'assunzione di fibre per evitare la stitichezza.
  • Fai i tuoi esercizi di Kegel. Oltre a preparare il pavimento perineale per la nascita, gli esercizi di Kegel possono aiutare a prevenire le emorroidi in gravidanza, migliorando la circolazione nella zona.
  • Dormi sul fianco. E non sulla schiena (cosa che non dovresti fare comunque dopo il primo trimestre): questo riduce la pressione sulla zona interessata. Puoi anche provare a sdraiarti sul lato sinistro, alcune volte al giorno, per alleviare la pressione sulle vene rettali.
  • Continua a muoverti. Non stare seduta o in piedi per troppo tempo, ma prova a fare una camminata di cinque minuti ogni ora, o giù di lì, per migliorare la circolazione nell'area e per far drenare il liquido. E se hai l'ok del tuo medico, continua a fare esercizi (sicuri per la gravidanza) fino alla data del parto.
  • Non forzare. Non sforzarti o indugiare sulla toilette.
  • Mantieni la tua igiene intima. Usa acqua calda e carta igienica bianca a due veli per pulirti dopo i movimenti intestinali. Non usare troppa forza e non sfregare, per non irritare ulteriormente i tessuti sensibili.
  • Prova l'amamelide o gli impacchi di ghiaccio. Entrambi possono aiutare a lenire il bruciore delle emorroidi in gravidanza.
  • Prendi un cuscino a forma di ciambella. Se stare seduta è davvero un inferno, una ciambella può alleviare la pressione.

Parla con il tuo medico dei trattamenti specifici per le emorroidi. Potrebbe consigliarti un emolliente per le feci o una crema topica per alleviare il prurito e il dolore.

Come prevenire le emorroidi in gravidanza

Quando sei in dolce attesa, il tuo corpo subisce molti cambiamenti, e le vene gonfie sono quasi sempre tra questi. Che fare? Innanzitutto, parla con altre mamme in attesa, per esempio durante il corso pre-parto: condividere esperienze è sempre utile e confortante.

Se non hai ancora le emorroidi ma vorresti evitarle, prova questi consigli: possono aiutarti ad evitare le emorroidi in gravidanza.

  • Evita la stitichezza
  • Fai una dieta ad alto contenuto di fibre: scegli frutta e verdura fresca, legumi come fagioli, lenticchie, ceci, e tutto ciò che aiuta a produrre vivaci movimenti intestinali.
  • Non aspettare ad andare in bagno quando senti il bisogno. 
  • Assicurati di non stare seduto sul water più a lungo del necessario, perché questo mette sotto pressione la tua zona rettale.
  • Se sei già stitico, chiedi al tuo medico un integratore di fibre o un emolliente per le feci.
  • Mantieniti in movimento
  • Fai esercizio fisico regolare e sicuro fino alla data del parto - o almeno, finché il tuo ginecologo ti assicura che vada bene.
  • Fai gli esercizi di Kegel. Aumentano la circolazione sanguigna nell'area rettale e rafforzano i muscoli intorno all'ano.
  • Non stare seduta o in piedi per lunghi periodi di tempo. Se il tuo lavoro prevede di stare seduto a una scrivania, alzati e muoviti per qualche minuto ogni ora circa.
  • Bevi molta acqua e altri liquidi. Se non bevi abbastanza, il corpo va in riserva: riassorbe l'acqua attraverso il colon, producendo feci secche e difficili da espellere.
  • Sdraiati sul fianco quando dormi, leggi o guardi la TV, per alleggerire la pressione sulle vene rettali.
  • Cerca di non ingrassare più della quantità di peso raccomandata, perché più aumenta il peso, più aumenta la pressione sul retto. 

Le emorroidi potrebbero essere segno di qualcosa di più serio?

Se sei incinta e hai le emorroidi, è comunque buona cosa farlo presente al medico o al ginecologo. Questo perché sintomi come il sanguinamento dall'intestino o dall'ano, oltre che sintomi di emorroidi in gravidanza, possono essere segnale di condizioni più serie.

Le emorroidi avranno conseguenze sul bambino?

Alcune donne sono preoccupate che le emorroidi in gravidanza possano avere conseguenze sul piccolo che portano in grembo. Attualmente, non ci sono prove a sostegno di questa ipotesi. Tuttavia, c'è al contratio il rischio che le spinte necessarie durante il travaglio e il parto possano peggiorare le emorroidi: parlane con la tua ostetrica, lei saprà cosa consigliarti e come tranquillizzarti.

Le emorroidi continueranno dopo il parto?

Nella maggior parte dei casi, le emorroidi da gravidanza vanno via dopo la nascita del bambino. Mentre il trattamento regolare delle emorroidi è incoraggiato durante l'allattamento, è particolarmente importante bere molta acqua in questo periodo per prevenire la stitichezza. 

Se trovi che le tue emorroidi non migliorano dopo il parto, parla con il tuo medico per un ulteriore trattamento.

Quando chiamare il medico per le emorroidi in gravidanza

Se si verifica un sanguinamento importante, contatta il tuo medico e fatti visitare: potrebbero essere le emorroidi che sanguinano, o potrebbe essere una ragade anale (un piccolo strappo nella pelle che riveste l'ano causato da stitichezza, strappo che, purtroppo, può essere incredibilmente doloroso). In ogni caso, è meglio chiedere al medico per togliersi qualsiasi dubbio!