Gravidanza extrauterina: cosa è, quali sono i sintomi e come affrontarla

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Redazione
12 Aprile 2022
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La gravidanza extrauterina è il caso più frequente di gravidanza ectopica, ossia di impianto dell'ovocita in zone diverse dalla cavità uterina. Per le donne a cui succede, costituisce un vero e proprio trauma: non sempre causa dei sintomi, e nella maggior parte dei casi la causa non è chiara. Proviamo a capire qualcosa di più.
Gravidanza extrauterina: cosa è, quali sono i sintomi e come affrontarla

La gravidanza, lo saprai, inizia quando un uovo viene fecondato. Normalmente, l'uovo fecondato si attacca - o meglio, si impianta nel rivestimento dell'utero. Se, però, un uovo fecondato si impianta e cresce al di fuori della cavità principale dell'utero, abbiamo quella che viene definita gravidanza extrauterina. Cosa comporta per la donna? Quali sono le cause? E quali le conseguenze?

Cos'è la gravidanza extrauterina

Una gravidanza extrauterina accade quando un ovulo fecondato si impianta al di fuori dall'utero, di solito in una delle tube di Falloppio. Le tube di Falloppio sono i tubi che collegano le ovaie all'utero, e attraverso le quali l'ovulo giunge, appunto, all'utero. Se un uovo si incastra in esse, la gravidanza non può svilupparsi in modo normale, e mette a rischio la salute della madre. 

A volte, una gravidanza extrauterina si verifica invece in altre aree del corpo: l'ovaia, la cavità addominale o la parte inferiore dell'utero (cervice), che si collega alla vagina.

Purtroppo, in qualsiasi caso, non è possibile salvare la gravidanza: l'ovocita fecondato deve essere rimosso assumendo specifici farmaci o tramite un'operazione chirurgica. 

Sintomi di una gravidanza extrauterina

Una gravidanza extrauterina non sempre causa dei sintomi, e in questo caso può essere rilevata solo durante un'ecografia di routine. I sintomi, invece, tendono a svilupparsi tra la quarta e la dodicesima settimana di gravidanza, e possono includere una combinazione di:

  • mestruazioni mancate e altri segni di fecondazione avvenuta 
  • dolore al basso ventre, solo su un lato
  • sanguinamento vaginale o perdite marroncine acquose
  • dolore alla punta della spalla
  • fastidio quando si fa la pipì o la cacca

Cosa può causare una gravidanza extrauterina?

In molti casi, non è chiaro perché una donna abbia una gravidanza extrauterina. A volte il problema sta nelle tube di Falloppio, che potrebbero essere troppo strette od ostruite. Una gravidanza tubarica - che è il tipo più comune di gravidanza extrauterina - si verifica infatti quando un uovo fecondato si blocca sulla sua strada verso l'utero, spesso perché la tuba di Falloppio è danneggiata da un'infiammazione o è deformata. Ma anche gli squilibri ormonali o lo sviluppo anormale dell'uovo fecondato potrebbero avere un ruolo nelle gravidanze di questo tipo.

Statisticamente parlando, possiamo dire che le seguenti condizioni sono quelle più spesso collegate a una gravidanza extrauterina:

  • infiammazione e cicatrizzazione delle tube a causa di una precedente patologia, di un'infezione o di un intervento chirurgico
  • fattori ormonali
  • anomalie genetiche
  • difetti di nascita
  • condizioni mediche che influenzano la forma e la condizione delle tube di Falloppio e degli organi riproduttivi

Solo il ginecologo può però dare informazioni più precise sulla singola condizione di una paziente.

Gravidanza extrauterina: fattori di rischio

Se le cause non sono sempre chiare, è stato però riscontrata l'esistenza di alcuni fattori di rischio frequenti:

  • malattia infiammatoria pelvica (PID) - infiammazione del sistema riproduttivo femminile, solitamente causata da un'infezione trasmessa sessualmente
  • precedente gravidanza extrauterina - il rischio di avere un'altra gravidanza extrauterina è di circa il 10%
  • anomalie strutturali nelle tube di Falloppio che rendono difficoltoso il percorso dell'ovulo
  • precedente intervento chirurgico sulle tube di Falloppio - ad esempio, una procedura di sterilizzazione non riuscita
  • trattamento di fertilità, come la FIVET (fecondazione in vitro) - infatti, l'assunzione di farmaci per stimolare l'ovulazione può aumentare il rischio di gravidanza ectopica
  • rimanere incinta mentre si usa un dispositivo intrauterino (IUD o spirale) per la contraccezione - è raro rimanere incinta mentre si usano questi dispositivi, ma se succede è più probabile avere una gravidanza ectopica
  • il fumo
  • l'età avanzata - il rischio è più alto per le donne tra i 35 e i 40 anni

Perché parliamo di fattori di rischio? Perché, se non puoi prevenire una gravidanza ectopica, puoi però ridurre la probabilità che ti capiti!

Quando chiedere consiglio al medico

Contatta il tuo medico se hai una combinazione di uno qualsiasi dei sintomi di cui sopra e potresti essere incinta - anche se non hai fatto un test di gravidanza o non è risultato positivo.

Una gravidanza extrauterina può essere una questione molto seria, quindi è importante ricevere subito un consiglio. Il tuo medico di base ti chiederà dei tuoi sintomi e dovrai fare un test di gravidanza, ma potresti anche essere indirizzata a una clinica specializzata in gravidanza precoce per un'ulteriore valutazione, dove un'ecografia e gli esami del sangue potrebbero confermare la diagnosi.

Chiama un'ambulanza o recati immediatamente al più vicino Pronto Soccorso se si verifica una combinazione di:

  • dolore acuto, improvviso e intenso alla pancia
  • vertigini o svenimenti
  • sensazione di malessere
  • pallore molto intenso

Questi sintomi potrebbero significare che le tue tube si sono rotte: l'intervento chirurgico per riparare la tuba deve essere effettuato il più presto possibile.

Come viene trattata una gravidanza extrauterina

Le gravidanze extra-uterine non sono sicure per la madre, e non solo: l'embrione non sarà in grado di svilupparsi fino al termine. È necessario quindi rimuoverlo il più presto possibile, per garantire la salute immediata della madre e la sua fertilità a lungo termine.

Le opzioni di trattamento sono principalmente 3:

  • monitoraggio - sarai attentamente monitorata, per vedere se la situazione si risolve da sola
  • farmaci - un'iniezione di una potente medicina chiamata methotrexate forza l'interruzione della gravidanza
  • chirurgia - un intervento chirurgico (laparoscopia) viene eseguito in anestesia generale per rimuovere l'ovulo fecondato, di solito insieme alla tuba di Falloppio interessata

I medici spiegheranno i benefici e i rischi di ogni opzione. In molti casi, un particolare trattamento sarà più raccomandato dell'altro in base ai sintomi e ai risultati degli esami.

Trattamento con farmaco

Il metotrexato è un farmaco che blocca la crescita delle cellule ad alto ritmo riproduttivo. Viene somministrato sotto forma di iniezione, e richiede un costante monitoraggio successivo tramite regolari esami del sangue.

Quando agisce, il farmaco causa sintomi simili a quelli di un aborto spontaneo:

  • crampi
  • sanguinamento
  • espulsione di tessuto endometriale

Dopo il trattamento con methotrexato, raramente è necessario un ulteriore intervento chirurgico; tuttavia si riduce a zero, per qualche mese, la possibilità di rimanere incinta.

Chirurgia

Molti chirurghi suggeriscono di rimuovere l'embrione tramite asportazione meccanica: è la laparotomia. Il medico inserisce una piccola telecamera attraverso una micro-incisione nella pancia, poi rimuove l'embrione e ripara eventuali danni provocati alle tube di Falloppio.

Se l'intervento non ha successo la prima volta, il chirurgo può ripetere una laparotomia, questa volta attraverso un'incisione più grande. A volte, se la tuba è troppo danneggiata, va rimossa in toto.

Cura domiciliare

Dopo l'intervento chirurgico per la rimozione della gravidanza extrauterina, il medico fornisce istruzioni specifiche sulla cura delle ferite: l'obiettivo principale è quello di mantenere le incisioni pulite e asciutte. Bisogna quindi controllare quotidianamente che non ci siano segni di infezione, come:

  • sanguinamento
  • drenaggio maleodorante
  • calore al tatto
  • rossore
  • gonfiore

Un leggero sanguinamento vaginale e piccoli coaguli di sangue sono normali, fino a sei settimane dopo la procedura. 

Precauzioni

Altre misure post-intervento includono:

  • non sollevare nulla di più pesante di 4 kg
  • bere molti liquidi per prevenire la stitichezza
  • riposo pelvico, il che significa astenersi da rapporti sessuali, uso di assorbenti e lavande vaginali
  • riposare il più possibile la prima settimana dopo l'intervento, e poi aumentare l'attività nelle settimane successive in base al proprio grado di tolleranza

Aiuto e sostegno dopo una gravidanza extrauterina

Perdere una gravidanza può essere devastante: molte donne che si sottopongono a un intervento di interruzione di gravidanza extrauterina provano lo stesso dolore che proverebbero per la perdita di un partner o di un familiare.

Non è raro che questi sentimenti di prostrazione durino diversi mesi, anche se di solito migliorano con il tempo: assicurati di dare a te stessa e al tuo partner il tempo di elaborare il lutto. Se tu o il tuo partner state lottando per venire a patti con la vostra perdita, potreste trovare sollievo e conforto in un supporto professionale o in una consulenza, ma anche in un gruppo di sostegno.

Provare a rimanere incinta di nuovo

Quando tu e il tuo partner vi sentirete fisicamente ed emotivamente pronti, potreste voler provare ad avere un altro bambino. È una cosa bellissima! Probabilmente, ti verrà consigliato di aspettare fino a quando non avrai avuto almeno 2 cicli dopo l'intervento chirurgico. Se sei stata trattata con metotrexate, ti consiglieranno di aspettare almeno 3 mesi perché il farmaco potrebbe danneggiare il bambino se rimani incinta durante questo periodo.

La maggior parte delle donne che hanno avuto una gravidanza extrauterina è in grado di rimanere incinta di nuovo, anche con una tuba in meno: considera che, in generale, il 65% delle donne porta a termina una gravidanza normale entro 18 mesi da una gravidanza extrauterina. Occasionalmente, può essere necessario ricorrere a un trattamento di fertilità come la FIVET.

Se rimani incinta di nuovo, è una buona idea informare il tuo medico curante il prima possibile, in modo che possano essere eseguiti esami precoci per controllare che tutto sia a posto.