Malattia emolitica del neonato: cosa è? Quando può capitare, a chi e perché?

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Redazione
22 Marzo 2022
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La malattia emolitica del neonato è una patologia correlata ai diversi gruppi sanguigni di mamma e bambino. Non può essere prevenuta, ma solo nei casi più gravi causa complicanze per il bambino. Vediamo nel dettaglio le cause, le conseguenze e i primi sintomi.
Malattia emolitica del neonato: cosa è? Quando può capitare, a chi e perché?

La malattia emolitica del neonato è una malattia del sangue. Si verifica quando i globuli rossi del tuo bambino si rompono ad una velocità elevata. È chiamata anche eritroblastosi fetale, laddove:

  • Emolitico significa rottura dei globuli rossi.
  • Eritroblastosi significa produzione di globuli rossi immaturi.
  • Fetale si riferisce al feto.

Vediamo insieme:

Malattia emolitica del neonato: cause

Ogni persona è dotata di un gruppo sanguigno (A, B, AB o O) e di un fattore Rh (positivo o negativo). Quando la madre e il bambino hanno un gruppo sanguigno e un fattore Rh diversi, possono sorgere dei problemi.

La malattia emolitica del neonato si verifica proprio più spesso quando una madre Rh negativo ha un bambino con un padre Rh positivo: se il fattore Rh del bambino è positivo, come quello del padre, questo può essere un problema nel momento in cui i globuli rossi del bambino si incrociano con quelli della madre Rh negativa.

Questo accade spesso:

  • alla nascita quando la placenta si stacca
  • ogni volta che i globuli rossi della madre e del bambino si mescolano, ossia durante un aborto spontaneo o una caduta, o durante un test prenatale (come l'amniocentesi o il prelievo dei villi coriali). 

Questi test utilizzano infatti un ago per prelevare un campione di tessuto e possono causare sanguinamenti.

Ma perché ciò accade? E qual è la conseguenza nel neonato?

Accade perché il sistema immunitario della madre con gruppo sanguigno Rh negativo vede i globuli rossi Rh positivi del bambino come estranei. Il sistema immunitario risponde a questo "attacco" producendo anticorpi per combattere e distruggere le cellule estranee, e poi immagazzina questi anticorpi per utilizzarli nel caso in cui queste cellule estranee tornino di nuovo. È il caso di una futura gravidanza: si dice, quindi, che la madre si è sensibilizzata all'Rh.

La sensibilizzazione all'Rh normalmente non è un problema per la prima gravidanza, mentre la maggior parte dei problemi si verifica nelle gravidanze future con un altro bambino Rh positivo. Durante la gravidanza, gli anticorpi della madre attraversano la placenta per combattere le cellule Rh positive nel corpo del bambino. Quando gli anticorpi distruggono le cellule e il bambino si ammala: questo è ciò che si chiama eritroblastosi fetale in gravidanza, mentre, una volta che il bambino è nato, si chiama malattia emolitica del neonato.

Quali neonati sono a rischio di malattia emolitica?

Quanto segue può aumentare il tuo rischio di avere un bambino con malattia emolitica del neonato:

  • La madre è Rh negativo e il bambino Rh positivo, ma non hai ricevuto il trattamento (che vedremo dopo)
  • La madre è Rh negativo ed è stata sensibilizzata, a causa di una gravidanza passata con un bambino Rh positivo, oppure a causa di una ferita o di un test in questa gravidanza con un bambino Rh positivo. 

Malattia emolitica del neonato: sintomi

I sintomi possono presentarsi un po' diversamente in ogni gravidanza e bambino.

Durante la gravidanza

Durante la gravidanza, non noterete alcun sintomo evidente, ma il ginecologo o l'ostetrica potrebbe notare quanto segue durante un test prenatale:

  • Una colorazione gialla del liquido amniotico. Questo colore può essere dovuto alla bilirubina, una sostanza che si forma quando le cellule del sangue si rompono.
  • Il tuo bambino potrebbe avere un fegato, una milza o un cuore troppo grandi. Ci può anche essere del liquido in più nello stomaco, nei polmoni o nel cuoio capelluto. Questi sono segni di idrope fetale, che causa un grave gonfiore (edema).

Dopo la nascita

Dopo la nascita, i sintomi nel tuo bambino possono includere:

  • Pelle pallida. Questo è dovuto al fatto che ha troppo pochi globuli rossi (anemia).
  • Colorazione gialla del cordone ombelicale, della pelle e della sclera degli occhi (ittero). Il tuo bambino può non sembrarti "giallo" subito dopo la nascita, ma l'ittero può comparire rapidamente, anche 24-36 ore.  
  • Fegato e milza ingrossati.
  • Se c'è idrope fetale, il neonato può avere un grave gonfiore diffuso in tutto il corpo e fare fatica a respirare.

Come viene diagnosticata la malattia emolitica del neonato?

La malattia emolitica del neonato può causare sintomi simili a quelli causati da altre condizioni. Per fare una diagnosi, il medico o l'operatore sanitario in questione verificherà i gruppi sanguigni dei genitori. 

A volte questa diagnosi viene fatta già durante la gravidanza, e si basa sui risultati dei seguenti test:

  • Analisi del sangue. Il test è fatto per cercare anticorpi Rh positivi nel sangue materno.
  • Ecografia. Questo test può mostrare organi ingranditi o accumuli di liquido nel feto.
  • Amniocentesi. Per controllare la quantità di bilirubina nel liquido amniotico. Un ago viene inserito nella parete addominale e uterina della madre, passando attraverso il sacco amniotico. L'ago preleva quindi un campione di liquido amniotico.
  • Prelievo percutaneo di sangue del cordone ombelicale. In questo test, chiamato anche prelievo di sangue fetale, viene prelevato un campione di sangue dal cordone ombelicale, per verificare la presenza di anticorpi, bilirubina ed eventuale anemia, e controllare se il tuo bambino ha bisogno di una trasfusione di sangue intrauterina.

I seguenti test, invece, sono utilizzati per diagnosticare la malattia emolitica del neonato dopo la nascita:

  • Analisi del cordone ombelicale. Questo test mostra il gruppo sanguigno del tuo bambino, il fattore Rh, la conta dei globuli rossi e gli anticorpi.
  • Analisi del sangue del bambino per i livelli di bilirubina.

Come viene trattata la malattia emolitica del neonato?

Durante la gravidanza, il trattamento della malattia emolitica del neonato può includere diverse pratiche, tra cui quelle che elenchiamo qui di seguito: le prime tre durante la gravidanza, le altre dopo la nascita.

  • Monitoraggio. Si controlla il flusso sanguigno del bambino con delle ecografie.
  • Trasfusione di sangue intrauterina. Si immettono globuli rossi nella circolazione del neonato: un ago viene inserito attraverso l'utero, attraversa la cavità addominale del bambino fino a raggiungere una vena del cordone ombelicale. 
  • Parto anticipato. Se ci sono delle complicanze, potrebbe essere necessario un parto anticipato.

Dopo la nascita, il trattamento può includere quanto segue.

  • Trasfusioni di sangue. Se il bambino ha una grave anemia.
  • Fluidi per via endovenosa. Se ha la pressione sanguigna bassa.
  • Fototerapia. In questo test, il bambino viene messo sotto una luce speciale per aiutarlo a liberarsi della bilirubina extra.
  • Aiuto per la respirazione. Il bambino potrebbe aver bisogno di ossigeno, di una sostanza nei polmoni che aiuta a mantenere aperte le piccole sacche d'aria (surfattante) o di una macchina respiratoria meccanica (ventilatore) per respirare meglio.
  • Trasfusione di scambio. Con la trasfusione di scambio, si rimuove il sangue con un alto livello di bilirubina e lo si sostituisce con sangue fresco, che ha un livello di bilirubina normale. Inoltre, aumenta il numero di globuli rossi del tuo bambino. 
  • Immunoglobulina per via endovenosa (IVIG). L'IVIG è una soluzione a base di plasma sanguigno, contenente anticorpi che aiutano il sistema immunitario del bambino. L'immunoglobulina riduce la degradazione dei globuli rossi del neonato e può anche abbassare i suoi livelli di bilirubina.  

Malattia emolitica del neonato: complicanze

Quando gli anticorpi della madre attaccano i globuli rossi del bambino, questi vengono rotti e distrutti (emolisi), liberando la bilirubina. 

Ittero

Per i bambini, il cui fegato è ancora immaturo, liberarsi della bilirubina in eccesso è più difficoltoso: ecco che la sostanza può accumularsi nel sangue, nei tessuti e nei fluidi, provocando iperbilirubinemia. 

Se la bilirubina ingiallisce la pelle, gli occhi e altri tessuti del bambino, siamo di fronte a ittero.

Anemia

Quando i globuli rossi si rompono, il neonato può diventare anemico. L'anemia è pericolosa perché provoca una iper produzione di globuli rossi, con un conseguente ingrossamento di fegato e milza, gli organi responsabili della produzione. Ma i nuovi globuli rossi sono spesso immaturi e non riescono a fare il lavoro dei globuli rossi maturi.

Le complicanze della malattia emolitica del neonato sono legate a questi meccanismi.

In particolare, durante la gravidanza, il tuo bambino può contrarre:

  • Anemia lieve, iperbilirubinemia e ittero. La placenta si libera di una parte della bilirubina, ma non può rimuoverla tutta.
  • Anemia grave. Il fegato e la milza del tuo bambino diventano troppo grandi.
  • Idrope fetale. Accumulo di grandi quantità di liquido nei tessuti e negli organi, con il rischio che il piccolo nasca morto.

Dopo la nascita, il bambino può invece avere:

  • Grave iperbilirubinemia e ittero. Il fegato del tuo bambino non può gestire la grande quantità di bilirubina e si ingrossa.
  • Kernicterus. Questa è la forma più grave di iperbilirubinemia, ossia l'accumulo di bilirubina nel cervello. Può causare convulsioni, danni cerebrali e sordità.

Come prevenire la malattia emolitica del neonato?

La malattia emolitica del neonato non può essere prevenuta

Tutte le future mamme fanno un esame del sangue all'inizio della gravidanza per conoscere il loro gruppo sanguigno:

  • Se è Rh negativo e non è sensibilizzata, la mamma dovrà assumere una medicina chiamata immunoglobulina Rh (RhoGAM). Questa medicina impedisce agli anticorpi di reagire alle cellule Rh positive del bambino. Molte donne iniziano a prendere il RhoGAM intorno alla 28a settimana di gravidanza.
  • Se il bambino è Rh positivo, la mamma riceve una seconda dose del farmaco entro 72 ore dal parto. 
  • Se il bambino è Rh negativo, non c'è bisogno di una seconda dose.