Rigurgito neonato: cos'è, le cause, i rimedi, quando è fisiologico e quando no

V
Redazione
04 Marzo 2022
Condividi:

Rigurgito neonato: cos'è, le cause, i rimedi, quando è fisiologico e quando no

Rigurgito neonato: niente paura, mamme e papà, è del tutto normale. Il rigurgito è un piccolo disturbo che colpisce 1 neonato su 2, a partire dalle prime settimane di vita. È quasi sempre indice di uno sviluppo ancora incompleto dell'apparato digerente, o di un'eccessiva foga nella poppata. Solo in rari casi, che vediamo qui sotto, è meglio approfondire per la possibilità che la questione sia più seria.

Il rigurgito neonato ti preoccupa? Hai paura che il tuo piccolo soffra di acidità di stomaco, non cresca o maltolleri il latte con cui lo stai nutrendo? Non preoccuparti: ci sono altissime probabilità che il rigurgito del tuo bimbo rientri in quadro sintomatico del tutto normale.

Per rassicurarti, vediamo insieme:

Cosa è il rigurgito del neonato

Il rigurgito del neonato è un disturbo che consiste nel rigettare il cibo appena ingerito. Più in particolare, c'è rigurgito quando il cibo rifluisce dallo stomaco, attraverso l'esofago, nella bocca del piccolo, subito dopo la poppata al seno oppure il pasto. A volte, capita anche rigurgito dal naso: è semplicemente colpa della posizione assunta dal piccolo in quel momento. Solitamente, il rigurgito è preceduto da un breve pianto.

Per quanto fastidioso per i genitori, che devono provvedere al cambio abito del piccolo e far partire tantissime lavatrici a settimana, il rigurgito neonato è un disturbo naturale: colpisce circa il 50% dei bambini tra gli 0 e i 14 mesi di vita, con un picco di incidenza nel secondo mese di vita. Tuttavia, è del tutto innocuo nella maggior parte dei casi e scompare quando il bambino viene svezzato, assumendo cibi solidi.

Qual è la differenza tra rigurgito e reflusso? Quando si tratta di neonati, la differenza è questa: il reflusso consiste nella risalita del cibo non digerito dallo stomaco all'esofago; il rigurgito consiste nella risalita del cibo fino alla bocca, dunque alla sua espulsione sotto forma di mix latte-saliva.

Che aspetto ha il rigurgito

Sull'aspetto del rigurgito neonato, c'è poco da dire, se non che può assumere due forme diverse a seconda di quanto tempo passa tra pasto e reflusso:

  • se il rigurgito avviene subito dopo il pasto, si presenta come una piccola quantità di liquido trasparente, fatto da un misto di latte e saliva
  • se il rigurgito avviene qualche ora dopo la fine della poppata, invece, avrà l'aspetto simile a quello della ricotta - più denso, in quanto fatto di latte parzialmente digerito.
  • se, poi, il neonato rigurgita molti succhi gastrici insieme al latte, parliamo di rigurgito acido.

Rigurgito neonato: cause

Il rigurgito neonato può avvenire principalmente per due motivi:

  • l'immaturità dell'apparato digerente, in particolare del cardias. L'esofago è più corto, il suo sfintere (il cardias - o sfintere esofageo inferiore) ha un tono minore: lo sfintere a forma di anello posto tra esofago e stomaco, infatti, è responsabile del passaggio unidirezionale del cibo tra i due organi. Se non è ancora ben formato, si apre troppo spesso, facilitando la risalita del cibo. Tutti aspetti che rendono la digestione più difficoltosa, soprattutto considerando che il neonato si ciba esclusivamente di sostanze liquide. 
  • la voracità della poppata. Se il neonato mangia/beve molto velocemente e in quantità elevate, si riempie troppo e ha poi bisogno di espellere l'eccesso. Contemporaneamente, capita che succhiando il latte ingurgiti anche molta aria: quando la espelle, espelle anche una parte del latte ingoiato. 

Infine, considera anche che il bimbo passa la maggior parte del suo tempo disteso. Immagina se tu ti abbuffassi e poi ti sdraiassi subito dopo: probabilmente faresti fatica a digerire! Ecco, è più o meno la stessa cosa che succede con il rigurgito neonato, ma complicata dalla immaturità del cardias e dalla liquidità della sua alimentazione.

Rimedi per il rigurgito fisiologico

Se il rigurgito neonato è fisiologico ed è causato da questi fattori, c'è un modo per far sì che la sua incidenza diminuisca? In sostanza, c'è un modo per far sì che il latte ingerito non risalga verso la bocca ma rimanga lì, nello stomaco, dove deve stare?

La risposta è sì: non solo un modo, ma vari modi.

  • Impedisci al piccolo di ingozzarsi di latte. Fai quindi pasti più piccoli, ma più frequenti durante il giorno.
  • Modera la velocità con cui ingerisce il cibo.
  • Tienilo in braccio per una decina di minuti almeno appena finito il pasto, meglio se in verticale; di conseguenza, evita di metterlo subito sdraiato.
  • Fagli fare il ruttino, così che l'aria ingurgitata con il latte fuoriesca in maniera più naturale.
  • Se usa il biberon, prova a cambiare la tettarella con una più stretta.
  • Mentre mangia, tienilo con la testa più alta rispetto al sederino, così che auto-limiti la propria voracità nel succhiare.

Ricorda, ad ogni modo, che il rigurgito neonato si risolve in modo spontaneo non appena la dieta inizia a comprendere anche cibi solidi: una volta svezzato, il piccolo non rigurgiterà più.

La posizione è molto importante

Pensiamo sia giusto insistere su questo punto, perché mettere il piccolo nella giusta posizione durante l'allattamento è il rimedio più efficace per evitare il rigurgito neonato. Vediamo, in particolare, due consigli in più: uno per le mamme che allattano al seno, uno per i genitori che si affidano all'allattamento artificiale.

  • Allattamento al seno. Come posizionare il piccolo mentre succhia dal seno in modo che il latte non rifluisca nella bocca a fine poppata? Della testa alta abbiamo già accennato; in più, ricorda che la posizione di lato da sdraiato, con il bimbo pancia contro pancia con la mamma, è la migliore. Ottima anche la configurazione che vede la mamma in posizione reclinata e il bimbo sdraiato sopra di lei: in questo modo, eviti del tutto che lo stomaco del piccolo possa comprimersi.
  • Allattamento al biberon. Se non la conosci, dovresti provare la tecnica del "pacing feeding". Consiste nell'imitare l'allattamento al seno tramite un flusso "a calata" invece che costante. In questo modo, eviti che la bocca del piccolo venga inondata da uno tsunami di latte, e che impari invece a succhiare con un ritmo più naturale. Come si fa? Il neonato è semi-seduto, il biberon orizzontale, la tettarella piena solo per metà. Ogni circa 10 poppate, riporta il biberon in verticale, così da fare pause regolari.

Quando il rigurgito neonato deve farti preoccupare

Se il rigurgito non incide sulla normale assimilazione di sostanze nutritive, dunque sulla crescita del bambino, va tutto bene. Ci sono però casi in cui il rigurgito neonato può essere un segnale di un problema più serio. Alcuni sintomi da sottoporre all'attenzione del pediatra sono, ad esempio:

  • la perdita di peso
  • una crescita difficoltosa
  • tracce di sangue nel rigurgito
  • vomito
  • irritabilità e pianto eccessivo e disperato
  • inappetenza. 

Di cosa può trattarsi, allora?

Reflusso gastroesofageo sintomatico

Il rigurgito neonato fisiologico è chiamato anche "reflusso non complicato" (GER - Gastro Esophageal Reflux) per distinguerlo dal "reflusso gastroesofageo sintomatico" (GERD - Gastro Esophageal Reflux Disease) che, invece, è patologico e richiede cure precise.

Questo tipo di reflusso è comunque piuttosto raro e si accompagna a sintomi chiari, come esofagiti e difficoltà respiratorie, laringiti, tosse notturna, asma.

Stenosi pilorica

Può trattarsi, altrimenti, di un restringimento del piloro, ossia lo sfintere tra stomaco e duodeno, responsabile del passaggio del cibo dallo stomaco all'intestino. Non riuscendo a svuotare completamente lo stomaco, ciò che vi rimane tende a risalire attraverso l'esofago.

Intolleranza alimentare

Questa, infine, è una possibilità limitata quasi esclusivamente al rigurgito del neonato allattato artificialmente. Alcune proteine del latte vaccino, usato in sostituzione del latte materno, possono infatti sviluppare nel neonato un'intolleranza e, dunque, impedire la corretta digestione. 

Quali controlli fare

Per verificare le cause di un rigurgito neonato non fisiologico, occorre fare alcuni esami. È opportuno, sempre e comunque, chiedere al pediatra; qui consigliamo solo alcune linee guida.

Gli esami utili potrebbero essere:

  • analisi del sangue
  • ecografia - verifica la presenza di stenosi pilorica
  • pH-metria dell'esofago - misura il grado di acidità 
  • radiografia - evidenzia eventuali alterazioni del tratto gastro-intestinale
  • endoscopia - esamina le pareti interne dell'apparato digerente, per evidenziare la presenza di infiammazioni o altre alterazioni dei tessuti

Rigurgito neonato e soffocamento: c'è correlazione?

Per tantissimi anni, si è pensato che il rigurgito neonato fosse una delle cause più frequenti di soffocamento (e morte in culla). In realtà, oggi si sa con certezza che questa paura è del tutto infondata. Questo perché, se il bambino si trova in posizione supina (cioè sdraiato sulla schiena) mentre sopraggiunge il rigurgito, il latte riesce a tornare indietro spontaneamente, passando proprio lì da dove è risalito, cioè l'esofago. 

Anzi, oggi, la posizione considerata corretta è proprio quella supina, e non quella prona o sul fianco. Tanto più che, se il piccolo sdraiato dovesse sentire la necessità di ruttare una bolla d'aria o una boccata di latte in più, inzierà ad agitarsi: basterà quindi sollevarlo per far sì che si liberi.

Evita anche di rialzare il materasso o mettere un cuscino: studi molto recenti hanno dimostrato che il rialzino è pericoloso per la SIDS (Sudden Infant Death Syndrome). La posizione più sicura è quella che vede il neonato sdraiato sulla schiena su un materasso piatto, e rigido.