Utero retroverso: cosa comporta? Incide sulla fertilità? E sulla gravidanza?

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Redazione
12 Aprile 2022
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In alcune donne, l'utero è inclinato all'indietro, puntando verso la parte bassa della schiena. Questa conformazione è nota come utero retroverso, inclinato o rovesciato: non è pericoloso, ma può provocare alcuni disagi. Vediamo insieme i sintomi, le caratteristiche e il trattamento dell'utero retroverso, oltre a capire come incide su fertilità e rapporti sessuali.
Utero retroverso: cosa comporta? Incide sulla fertilità? E sulla gravidanza?

Nella maggior parte delle donne, l'utero è inclinato in avanti, in modo che si trovi sopra la vescica, con la parte superiore (fundus uterino) che punta verso la parete addominale. Circa un quarto delle donne, invece, ha un utero retroverso: con questo termine, si indica la posizione in cui l'utero è ribaltato all'indietro, e il suo fundus è rivolto verso il retto. 

Anche se l'utero retroverso, nella maggior parte dei casi, non causa problemi, alcune donne sperimentano sintomi spiacevoli, tra cui rapporti sessuali con fastidio fisico o mestruazioni dolorose.

Vediamo allora insieme:

Cos'è l'utero retroverso

Un utero retroverso è un utero capovolto: si curva cioè verso l'interno (puntando verso la schiena), anziché verso l'esterno. In condizioni normali, invece, l'utero è antiverso e antiflesso, cioè inclinato in avanti verso l'addome.

L'utero retroverso può anche essere indicato con altri termini, come:

  • utero rovesciato
  • utero retroflesso
  • retroversione uterina
  • retrospostamento uterino

Antiversione vs. retroversione

Antiversione dell'utero significa che l'utero è inclinato verso la parte anteriore dell'addome: questa è la posizione normale e non ha un impatto sulla capacità di una persona di rimanere incinta.

Retroversione dell'utero significa che l'utero è inclinato all'indietro: questo può, a volte, causare problemi per le donne che vogliono rimanere o che sono incinte.

Utero retroverso: sintomi

Alcune donne con utero retroverso non presentano alcun tipo di sintomi: per questo motivo, chiunque potrebbe avere un utero retroverso ma non essere consapevole della sua condizione. Altre donne, invece, manifestano alcuni sintomi, e questi possono includere:

  • rapporti dolorosi - dolore nella vagina o nella parte bassa della schiena durante il rapporto sessuale (dispareunia) 
  • dolore durante le mestruazioni (dismenorrea)
  • difficoltà nell'inserimento degli assorbenti interni (tamponi), della coppetta mestruale o dei contraccettivi interni (come l'anello)
  • aumento della frequenza urinaria o costante sensazione di pressione nella vescica
  • frequenti infezioni del tratto urinario
  • lieve incontinenza
  • protrusione del basso ventre
  • stitichezza

Utero retroverso: cause

Innanzitutto, sappi che circa un quarto delle donne ha un utero retroverso: parliamo quindi del 25% della popolazione femminile mondiale! La causa, la maggior parte delle volte, è genetica: l'utero retroverso è una variazione standard dell'anatomia pelvica con cui molte donne nascono o che acquisiscono con la maturità. 

Generalmente, infatti, l'utero si sposta in avanti quando la donna completa la sua maturazione; a volte, questo non accade e l'utero rimane inclinato all'indietro. In altri casi, la condizione può nascondere una diversa causa sottostante, spesso associata a cicatrici pelviche o aderenze. Queste cause includono:

  • Endometriosi. Il tessuto cicatriziale endometriale o le aderenze possono far sì che l'utero rimanga in una posizione arretrata, quasi come se fosse incollato al suo posto.
  • Fibromi. I fibromi uterini possono causare il blocco o la deformazione dell'utero, o l'inclinazione all'indietro.
  • Malattia infiammatoria pelvica (PID). Se non trattata, la PID può causare cicatrici, che possono avere un effetto simile all'endometriosi.
  • Storia di chirurgia pelvica. Anche la chirurgia pelvica può causare cicatrici.
  • Storia di una precedente gravidanza. In alcuni casi, i legamenti che tengono l'utero in posizione si allungano eccessivamente durante la gravidanza e, una volta partorito, rimangono così. Questo può permettere all'utero di ribaltarsi all'indietro.

Utero retroverso e fertilità

Un utero retroverso non influisce quasi mai sulla capacità di una donna di concepire. Quando ciò accade, è perché questa condizione è associata ad altre diagnosi che possono influenzare il potenziale di fertilità.

Queste diagnosi includono:

  • endometriosi
  • malattia infiammatoria pelvica (PID)
  • fibromi

L'endometriosi e i fibromi sono spesso trattabili o correggibili attraverso procedure chirurgiche minori, mentre la PID, se diagnosticata precocemente, può essere trattata con antibiotici. Se necessario, i trattamenti di infertilità, come l'inseminazione intrauterina (IUI) o la fecondazione in vitro (IVF), possono aiutare le donne con questi tipi di diagnosi ad ottenere la tanto desiderata gravidanza.

Utero retroverso e gravidanza

Avere un utero retroverso di solito non influisce sulla vitalità di una gravidanza, ma può causare dei piccoli fastidi correlati, ad esempio:

  • L'utero retroverso può creare più pressione sulla vescica durante il primo trimestre. Di conseguenza, potresti sperimentare una maggiore incontinenza o, al contrario, difficoltà a urinare. In alcuni casi, può anche causare dolore alla schiena.
  • Il tuo utero può essere più difficile da vedere con gli ultrasuoni, almeno finché non inizia ad allargarsi in modo vistoso. Il ginecologo potrebbe quindi aver bisogno di usare gli ultrasuoni transvaginali durante il primo trimestre per monitorare la progressione della gravidanza.
  • Alcune donne con utero retroverso hanno maggiori probabilità di provare dolore da travaglio nella schiena.
  • Ad ogni modo, l'utero dovrebbe espandersi e raddrizzarsi spontaneamente verso la fine del primo trimestre, in genere tra la 10a e la 12esima settimana. Questo farà sì che l'utero si sollevi dalla pelvi e non si inclini più all'indietro. 

Utero retroverso incarcerato 

Succede, però, che l'utero non sia in grado di non fare questo spostamento, a causa di aderenze che lo mantengono ancorato nella pelvi; se l'utero non si sposta in avanti, il rischio di aborto spontaneo può aumentare. Quando ciò accade, si parla di utero retroverso incarcerato: è una situazione molto rara che, se scoperta presto, può essere riparata, riducendo o eliminando il rischio di aborto.

Avvisa subito il tuo ginecologo se sei incinta e riscontri:

  • un'incapacità costante di urinare
  • dolore allo stomaco o vicino al retto
  • stitichezza
  • incontinenza

Questi sintomi possono segnalare l'incarcerazione dell'utero. La condizione può essere diagnosticata durante un esame pelvico o un'ecografia.

Utero retroverso e rapporti sessuali

Avere un utero retroverso di solito non interferisce con il piacere sessuale. Tuttavia, in alcuni casi, può rendere il rapporto sessuale doloroso, specialmente se il rapporto avviene in determinate posizioni. E proprio cambiare le posizioni sessuali, infatti, aiuta a ridurre questo disagio.

Considera che l'utero si trova abbastanza in basso nella pelvi, insieme alle ovaie; durante il sesso vigoroso, o il sesso con spinte profonde, la testa del pene può spingere contro le pareti della vagina, urtando l'utero o le ovaie. Questo può causare dolore, lacerazioni o anche lividi interni. Se avverti questo tipo di disagio durante il sesso, prova con il tuo partner a modificare le posizioni per vedere se la situazione migliora. Se, invece, qualsiasi posizione sessuale ti fa male, con o senza sanguinamento, parlane con il tuo medico.

Diagnosi 

Il medico può diagnosticare l'utero retroverso durante un esame pelvico di routine. Se hai dei sintomi che ti preoccupano, parlane subito. In genere, l'utero retroverso viene diagnosticato per la prima volta durante la gravidanza, grazie all'ecografia.

Utero retroverso: rimedi e trattamento

Se hai l'utero retroverso ma sei asintomatica, potresti non aver bisogno di alcun trattamento. Se invece hai dei sintomi o sei preoccupata per la condizione, discuti le opzioni di trattamento con il tuo medico. In genere, i rimedi sono di 4 tipi: terapia ormonale, esercizi, dispositivo pessario, chirurgia.

Terapia ormonale

Si tratta di un trattamento per la condizione sottostante, come la terapia ormonale per l'utero retroverso causato da endometriosi.

Esercizi

In certi casi, il ginecologo può essere in grado di manipolare manualmente l'utero retroverso e rimetterlo nella giusta posizione. Se questo è il tuo caso, ci sono anche alcuni tipi di esercizi progettati per rafforzare i legamenti e i tendini che tengono l'utero in posizione corretta: i Kegel sono un esempio, ma ce ne sono anche altre, come:

  • Allungamenti dal ginocchio al petto. Sdraiati sulla schiena con entrambe le ginocchia piegate e i piedi sul pavimento. Alza lentamente un ginocchio alla volta, portalo fino al petto, tiralo delicatamente con entrambe le mani. Mantieni questa posizione per 20 secondi, rilascia e ripeti con l'altra gamba.
  • Contrazioni pelviche. Questi esercizi lavorano per rafforzare i muscoli del pavimento pelvico. Sdraiati sulla schiena con le braccia ai lati in posizione rilassata. Inspira mentre sollevi i glutei da terra. Trattieni e rilascia mentre espiri. Ripeti 10-15 volte.Ricorda, però, che questi esercizi sono del tutto inutili se l'utero è bloccato a causa di cicatrici o aderenze.

Dispositivo pessario

Un dispositivo pessario è un piccolo dispositivo, in silicone o plastica, che viene posizionato temporaneamente o permanentemente all'interno della vagina, per aiutare l'utero a inclinarsi in avanti. 

I pessari, però, hanno dei contro non indifferenti: 

  • sono collegati ad un aumento del rischio di infezioni e infiammazioni. 
  • non risolvono il problema dei rapporti sessuali dolorosi per la donna, e possono causare disagio anche al suo partner.

Tecniche chirurgiche

In alcuni casi, la chirurgia può essere necessaria per riposizionare l'utero e per ridurre o eliminare il dolore. Utilizzando tecniche di chirurgia laparoscopica, l'utero può essere riposizionato in modo che si appoggi correttamente sopra la vescica. Questa operazione è relativamente semplice e ha quasi sempre successo. 

Ci sono diversi tipi di procedure. Essi includono:

  • Procedura di sospensione uterina. Questo tipo di intervento può essere fatto per via laparoscopica, vaginale o addominale.
  • Procedura di sollevamento, una procedura laparoscopica rapida e poco invasiva: richiede appena 10 minuti circa per essere eseguita.
  • In alcuni casi, può essere considerata la rimozione chirurgica dell'utero (isterectomia).

Utero retroverso: cosa comporta

In sostanza, l'utero retroverso comporta per lo più sintomi di lieve natura. Spesso, anzi, non ci sono sintomi associati, se non rapporti sessuali dolorosi. La cosa positiva è che anche laddove si verificano sintomi, ci sono trattamenti disponibili che possono aiutare a risolvere il dolore.

Inoltre, avere un utero retroverso raramente influisce sulla fertilità o sulla gravidanza, ma può essere associato ad altre condizioni - endometriosi, fibromi, PID - che possono avere effetti negativi sul potenziale di fertilità.